La Valpolcevera viene continuamente sfruttata da centrodestra e centrosinistra, e subisce un trattamento puntualmente diseguale rispetto ad altre zone di Genova.
Il problema è l’incremento della domanda di cremazioni, per cui i quattro forni in dotazione a Staglieno non bastano più. Ecco che si rendono necessari nuovi impianti, e tanto per cambiare, per una costruzione che ha inevitabilmente un alto impatto sull’ambiente si sceglie la ValPolcevera.
Un progetto affidato tra l’altro ad un consorzio di aziende lombarde, meno male che si dovevano aiutare le imprese liguri, che prevede una costruzione di 780 metri quadri sul lato est del cimitero e una superficie di sala forni di 270 metri quadri.
Quel che è peggio è che gli abitanti non sono stati minimamente informati del progetto né vengono ricevuti dai responsabili per ascoltare le loro perplessità, tanto che il comitato San Biagio sta raccongliendo firme per ottenere informazioni e fermare tutto.
“Qui ci mancano le scorie radioattive poi abbiamo tutto” prova a scherzare Marco Torretta del comitato di San Biagio, come riportano i quotidiani.
Non si può trattare sistematicamente una zona della città come piazza industriale, accumulando a sproposito costruzioni di ogni tipo.
Massima solidarietà al comitato San Biagio, la Valpolcevera merita una vera riqualificazione e vanno trovate soluzioni che non impattino in maniera così significativa sull’abitato.