La nave saudita Barhi Yanbu è attraccata al molo Gmt del porto di Genova. Questa nave è una di quei cargo che portano al loro interno armamenti destinati alla guerra nello Yemen, un conflitto che dal 2015 sta massacrando migliaia di civili inermi, con attacchi a scuole, ospedali, e altri obiettivi delicati e che nulla c’entrano con il conflitto.
Le violazioni ai diritti civili sono all’ordine del giorno con conseguenze drammatiche. Questo nel completo silenzio internazionale.

Manifestazione contro l'attracco della Bahri Yanbu

Mi sono attivata presso il Ministero degli Esteri a Roma per approfondire la situazione. Sono quindi subito partite le procedure di verifica con presso lo UAMA, l’Unità per le autorizzazioni dei materiali di armamento.

I manifestanti che si oppongono al transito e al carico/scarico merci della Barhi Yanbu sono appoggiati tra gli altri da Amnesty international, Emergency e dai sindacati Usb e Si.Cobas.
A livello internazionale la guerra in Yemen al momento non è riconosciuta “tecnicamente” come conflitto bellico, anche se di fatto lo è, di conseguenza la nostra legge non ci permette il blocco dell’attracco e il transito di navi come la Bahri Yanbu.

Però c’è una proposta di legge, a prima firma Gianluca Ferrara, senatore del MoVimento 5 Stelle, che mira a rafforzare la legge 185/90 per impedire il transito nei porti italiani a questo genere di cargo, prevedendo anche una progressiva riconversione industriale da uso bellico a civile.
È giunto il tempo di avere parte attiva contro questi trasporti di morte!

Il MoVimento 5 Stelle si batte affinché sia vietato ora e in futuro il transito di navi come quella che oggi – con la sua presenza – sporca Genova, città di pace e resistenza.
Spero che in questo caso le altre forze politiche diano senza esitazione il loro appoggio alla votazione della nostra nuova legge in Parlamento, e che siano di pieno supporto alla lotta contro il traffico di armi verso Paesi in guerra.
Un fatto che l’Italia, che per Costituzione ripudia la guerra, non può più accettare.