Il sistema ferroviario ligure porta con sé, da ormai troppo tempo, gravi problematiche che necessitano di essere affrontate: dato che una scarsa gestione politica e aziendale della linea non riescono a fermare i disagi, bisogna rendere facilmente fruibili, rispetto alle attuali procedure, indennizzi, bonus e rimborsi per i passeggeri che vivono i disservizi sulla propria pelle.

Bonus passeggeri per risarcire del disagio 

Pur essendo presente nel contratto tra la Regione e Trenitalia una specifica clausola in merito ai bonus da elargire alla popolazione in caso di disservizio, nella pratica c’è estrema difficoltà ad applicare questo sano principio. Come nel caso relativo alla soppressione improvvisa di 23 treni da parte di Trenitalia lo scorso 16 agosto, dove ancora nessun bonus pare sia stato elargito, nonostante un’interpellanza presentata in Consiglio Regionale a riguardo, il 12 settembre, volta ad ottenere risposte chiare.

In molti paesi del mondo, dotati di linee ferroviarie più avanzate, come Germania e Giappone, ritardi e disagi sono indennizzati al passeggero attraverso sconti su futuri viaggi o bonus dei quali usufruire nei propri spostamenti: come è giusto che sia, il cliente viene messo al centro del sistema e, per mantenere e favorire la fidelizzazione, viene adeguatamente ristorato del disagio subìto.

L’opposto di ciò che accade in Italia ed in particolare nella Regione Liguria, dove anche le procedure per ottenere rimborsi ed indennizzi sono quasi inaccessibili e inutilmente complicate per l’utenza, oltre che a dir poco insufficienti. Il rimborso, infatti, è concesso solo per ritardi superiori a 60 minuti e in caso di biglietterie chiuse, la richiesta deve essere addirittura spedita per posta entro 24 ore dall’evento, insieme al biglietto originale, e solo dalla località di partenza o da quella di emissione del biglietto, purché non coincida con quella di arrivo.

Mentre in caso di biglietterie aperte, il rimborso va richiesto entro 30 minuti dalla convalida. Insomma, un sistema farraginoso e illogico. Che sembra quasi fatto apposta per non consentire all’utente di ottenere al dovuto ristoro.

Inoltre, le indennità da ritardo sono troppo esigue: nel caso di ritardo tra il luogo di partenza e il luogo di destinazione indicati sul biglietto, il passeggero potrà chiedere un’indennità pari al 25% del prezzo del biglietto, in caso di ritardo compreso tra 60 e 119 minuti, (tale indennità è riconosciuta per biglietti pari almeno a €16,00); il 50% del prezzo del biglietto in caso di ritardo pari o superiore a 120 minuti (tale indennità è riconosciuta per biglietti pari almeno a €8,00). La richiesta di indennità può essere inoltrata esclusivamente per biglietti in cui è indicata l’origine e la destinazione. Non sono, inoltre, riconosciute indennità di importo inferiore a €4,00. 

Treni sporchi e guasti per i pendolari

A soffrire di più delle incredibili situazioni di disagio sono senza dubbio i pendolari che ogni giorno attraversano la regione su convogli molte volte obsoleti, guasti e sporchi. Si parla di condizioni di viaggio al limite della decenza che in alcuni periodi e in specifiche tratte di percorrenza diventano vere e proprie prove di sopravvivenza.

In particolare la sporcizia nei vagoni è un problema che colpisce l’intera flotta dei treni liguri, sia regionali che a lunga percorrenza e pur auspicando una maggiore attenzione da parte dei viaggiatori nel mantenere pulito il proprio posto, è allo stesso tempo innegabile che una maggiore manutenzione nelle principali stazioni di arrivo e partenza potrebbe migliorare le condizioni di viaggio rendendo gli spostamenti finalmente piacevoli.

Anche il malfunzionamento dei sistemi di riscaldamento e climatizzazione rappresentano una delle maggiori occasioni di disagio tra i passeggeri che, non di rado, proprio per la necessità di sostituzione di alcuni treni ormai vecchi e logori, si ritrovano a dover sperimentare temperature infernali d’estate e temperature siderali d’inverno: un intervento netto e veloce è necessario.

Bonus d’indennizzo contro danni e disagi

I disservizi dei treni regionali della Liguria dovrebbero essere al centro di continui confronti tra l’assessorato ai Trasporti della Regione Liguria e Trenitalia: agire per migliorare la viabilità della rete e la vivibilità dei convogli è necessario sia per il bene dei viaggiatori che per l’immagine della Liguria. La sua bellezza e reputazione sono macchiate dai disservizi del suo sistema di trasporto che mette a dura prova pendolari e turisti.

La mia proposta è di istituire un bonus premio automatico per risarcire i viaggiatori dei disagi che subiscono pressoché quotidianamente ha tutte le carte in regola per diventare una soluzione al problema, poiché le clausole contrattuali sembrano fare fatica a essere applicate. Se a seconda dell’entità delle problematiche sperimentate, il viaggiatore ricevesse prontamente e in modo automatico in forma di risarcimento: abbonamenti gratuiti, biglietti gratis o simili benefici, Trenitalia sarebbe certamente disincentivata dal rimanere passiva di fronte ai ripetuti disservizi, mentre lo stesso passeggero diventerebbe più paziente in caso di imprevisto, e continuerebbe a viaggiare sulla rete ferroviaria anziché abbandonarla per ripiegare sul mezzo privato.

Una fidelizzazione dell’utenza porterebbe ad un aumento del flusso del denaro nelle casse di Trenitalia, che potrebbe investire i maggiori guadagni nelle opere necessarie alla sistemazione di ferrovie e convogli.

Non è un caso che una rete ferroviaria così complessa come quella giapponese preveda cospicui bonus di “risarcimento” per i viaggiatori sottoposti a disagi e sia allo stesso tempo la più precisa e curata al mondo. E’ un sistema quasi perfetto di causa ed effetto tra il fornitore del servizio ed il passeggero che stimola quest’ultimo a rispettare il mezzo di locomozione ed il primo ad offrire un viaggio veloce, privo di problematiche e caratterizzato da una precisione impensabile in altre parti del mondo dove la rotaia non riceve gli investimenti che merita.

Anche in Italia si potrebbero raggiungere alti standard se solo ci fosse maggiore impegno da parte di tutti gli interlocutori che si occupano del funzionamento della rete ferroviaria. Un maggiore investimento in termini economici e di forza lavoro porterebbe miglioramenti sostanziali ad un sistema di trasporto che è spesso vittima del suo vizio di non curare i propri problemi in modo approfondito.

Maggiori controlli lungo la linea elettrica, una manutenzione più attiva dei convogli corredata da un’igiene più approfondita potrebbero davvero fare la differenza, soprattutto se accompagnate anche da una solerte attenzione alle esigenze del viaggiatore.