Vediamo l’ennesima passerella della destra a Genova. L’altra settimana era stato Salvini che era andato al Ponte di Genova a presentare la nuova infrastruttura: “Si autoalimenterà con pannelli di metano”. E poi: “nessun incidente sul lavoro”. Peccato ce ne siano stati più di uno, con operai che per fortuna non hanno avuto danni importanti. Si rende evidente che non sa nulla di Genova, ci usa e basta.

Oggi è la volta di Giorgia Meloni che fa la nuova passerella, dice la sua su tutto, e si fa grandi risate, laddove è stato ricostruito un ponte perché crollato e che ha portato con sé 43 vite innocenti. Ma lei ride, Toti ride insieme a Ignazio La Russa, che tutti conosciamo onnipresente nel ventennio berlusconiano. Sono contenti. Noi genovesi, noi liguri, non lo siamo affatto.

Ogni volta che passiamo di lì ci prende il magone. Loro ridono.

Su Autostrade la compagine dice da una parte che fa causa ad Aspi, ma attenzione, il loro avvocato ha premesso che verrà fatta legalmente solo dopo settembre, il mese delle elezioni. Che caso.

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Aggiungiamo nuove frasi: “Non sono per la nazionalizzazione, sono per la gestione privata. È giusto che le infrastrutture strategiche siano gestite dai privati”.

E secondo voi un partito che dice così, vuole levare le concessioni ai Benetton? Vuole fargli causa?

Io vedo solo una gran presa in giro dei liguri. È ora di smettere di farci ingannare così.

Stanno usando le nostre vite, e quelle di chi non c’è più, per tornaconto politico. È aberrante.