Ancora un meraviglioso teatrino nelle ferrovie liguri. Tutto comincia dalla stazione di Milano, dove vigono le regole del distanziamento sociale per prevenire contagi da Covid. Il viaggio è proseguito serenamente fino alla stazione di Milano Rogoredo ma si è bloccato all’altezza di Pavia per sovraffollamento.

Molti turisti che volevano raggiungere le spiagge liguri, dove non vige il distanziamento sociale sui convogli, si aspettavano di poter salire e raggiungere la loro destinazione. Ma gli è stato detto che non era possibile per via delle disposizioni lombarde, che invece dicono l’opposto.

Ovviamente nessuno ha accettato di buon grado di scendere dal treno dopo regolare acquisto del biglietto. Risultato: sono dovute intervenire le forze dell’ordine che hanno dirottato una gran parte dei Passeggeri su sette autobus verso le spiagge liguri per un totale complessivo di 90 minuti di ritardo.

La cosa più curiosa e divertente è che l’amministrazione regionale della Lombardia e della Liguria è sempre di centro-destra. In Lombardia mettono delle misure anti covid, in Liguria il nostro Giovanni Toti invece le toglie, senza coordinarsi con gli stessi del suo partito.

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Insomma. Possiamo immaginare che la maggioranza ligure non capisca i bisogni dei cittadini, ma che non si parlino neppure tra di loro, è assurdo.

La soluzione, come ilBuonsenso rimarca ormai da tempo, è aumentare il numero dei convogli e soprattutto le tratte. Con un treno ogni 20 minuti non avremmo avuto questo problema. Stiamo letteralmente martellando in Consiglio Regionale, per avere risposte sulla organizzazione e sull’aumento dell’organico ferroviario. Perchè un viaggio fra due regioni, Lombardia e Liguria, fondamentali per il paese, non può trasformarsi in una odissea.