“Con il MoVimento 5 Stelle al governo non ci sarà alcun stop ai lavori del Terzo Valico senza prima garantire continuità occupazionale e di reddito a tutti i lavoratori diretti o indiretti coinvolti. Noi siamo contro questa grande opera inutile e dannosa ma sempre nel rispetto della Costituzione, che mette al centro lavoro, dignità e reddito.” Lo dicono Alice Salvatore e Luca Pirondini, portavoce del MoVimento 5 Stelle in Regione Liguria e in Comune di Genova, nel giorno in cui in Consiglio comunale si discute del Terzo valico.

“In Liguria esistono decine di opere fondamentali per il futuro della nostra regione che da anni attendono di essere sbloccate, dal raddoppio della Pontremolese a quello del Ponente, dal potenziamento della tratta ferroviaria Savona-Torino al tunnel della val Fontanabuona, senza contare il rilancio dei due valichi esistenti e, soprattutto, così come un accelerazione nei lavori del raddoppio dei binari nel Ponente ligure; una vera e profonda messa in sicurezza idrogeologica dell’intera val Bisagno: esiste uno studio che attesta che investendo 1 miliardo per la messa in sicurezza della Val Bisagno si darebbe lavoro a 1000 lavoratori per 10 anni (!). Opere davvero utili e necessarie, colpevolmente dimenticate o trascurate dalla vecchia politica, e che, oltre a liberare la Liguria dal suo isolamento, porterebbero nel breve termine già lavoro, occupazione e reddito a decine di migliaia di lavoratori, nel rispetto dell’ambiente, in piena sicurezza e con la massima trasparenza in materia di appalti: aspetti di cui invece il progetto del Terzo Valico è ingiustificatamente manchevole e inutile, come già dichiarò l’amministratore delegato di Ferrovie dello Stato, Mauro Moretti; come dimostrano i 35 arresti per corruzione; lo stesso commissariamento del consorzio appaltatore Cociv; e la presenza di amianto che naturalmente rallenta i lavori facendo lievitare i costi in maniera insostenibile, gli inaccettabili rischi per la salute degli operai, degli abitanti, degli addetti alla sicurezza, il tutto per un’opera che gli unici studi seri eseguiti sino ad oggi dalla Commissione di VIA, scartati irresponsabilmente da Berlusconi con la solita legge ad progettum, in questo caso, dimostrano essere insensata e, anzi, dannosa per Genova e il suo territorio. Ma anche i numeri spicci sono contro questo progetto: le altre due linee ferroviarie preesistenti, gli altri due valichi, non sono affatto sature da giustificarne un terzo”.

“E allora cos’è questo Terzo Valico che il partito unico continua a difendere a spada tratta nonostante l’evidenza e nonostante in 27 anni si sia arrivati soltanto al 20% della realizzazione del progetto (un progetto vecchio 30 anni e mai aggiornato e da sempre ritenuto inutile e insostenibile per costi/benefici da tutte le fonti indipendenti), in barba ai numeri e al buon senso? – proseguono i Cinque Stelle – Non è nient’altro che l’ennesimo inganno, un muro di ipocrisia eretto da quegli stessi competenti che per anni hanno governato in maniera miope e irresponsabile questo paese, lasciandolo nello stato di povertà economica e morale in cui lo abbiamo trovato. È necessario un ultimo sforzo per squarciare quel velo, per smascherare quest’ultima gigantesca fake news secondo cui la sopravvivenza stessa di Genova dipenderebbe dal Terzo valico. Balle. Soltanto balle. Che, ripetute decine, centinaia di volte, da destra a sinistra, col megafono di giornali e tv, ad un certo punto magicamente sembrano una verità, usando ancora una volta subdolamente il ricatto occupazionale come leva della propaganda. Non è accettabile, nel 2018, subire ancora questo vergognoso ‘aut o aut’: lavoro o salute. Come se il diritto al lavoro, sancito dalla nostra Carta Costituzionale, e quello a una vita sana e in salute, anch’esso garantito dalla Costituzione, debbano essere sempre e per forza messi in contrasto. Follia, incapacità amministrativa e grave irresponsabilità.”

“Non credete a chi vi dice che non esistono alternative al Terzo Valico: la Liguria attende da anni una miriade di altre opere minori e meno impattanti ma di certa utilità e necessarie, che sono sacrificate sull’altare di interessi e appetiti miliardari che solo le grandi opere garantiscono – dicono ancora Salvatore e Pirondini – Con il MoVimento 5 Stelle al governo abbiamo l’occasione di risparmiare denaro indispensabile per il paese, prima che sia troppo tardi. Per fare un esempio strettamente ricollegato proprio al valico: per anni ci hanno ripetuto che la Tav Torino-Lione fosse un’infrastruttura indispensabile per il nostro paese, e oggi sappiamo che i calcoli erano sbagliati e l’opera inutile. Lo stesso è avvenuto per la fantomatica collina degli Erzelli, da cui tutti scappano e dove le amministrazioni del partito unico invece mettono a forza realtà pubbliche, pur di salvare la faccia e i quattrini di chi, sbagliando, ha investito su quel progetto fallimentare. In pochi dai piani alti hanno saputo ascoltarci, e questi sono i risultati. Pensateci un attimo: ma chi ce lo fa fare di combattere questa battaglia da anni e anni, contro le grandi opere inutili, sfidando il fuoco di fila di buona parte dell’opinione pubblica, se non il profondo senso del dovere che ha accompagnato sin qui ogni nostra scelta politica? Quello stesso senso del dovere con cui qui in Liguria abbiamo deciso di rinunciare in due anni e mezzo a 345mila euro di stipendi da consiglieri regionali, mantenendo i nostri impegni elettorali, mentre i vecchi partiti intascano i soldi e si permettono pure di farci la morale.”

“Questa volta non facciamoci ingannare. L’Italia non può e non deve spendere 6 miliardi per ottenere un risparmio di soli 15 minuti, questo progetto è utile solo a chi ne trae profitto. Di lavoro per i lavoratori edili in Liguria ce n’è in abbondanza senza bisogno di questo progetto sprovvisto di una seria analisi dei costi-benefici, che è di fatto una voragine mangia-soldi pubblici, che arricchisce i soliti noti, senza incidere davvero né con tempi certi sui veri mali cronici dell’economia portuale ligure. Chi ancora oggi governa con miopia e irresponsabilità metta da parte una buona volta le logiche del profitto e si comporti da buon padre di famiglia, si concentri subito sulle opere utili per la collettività, che garantiscono maggiore occupazione e prosperità con tempi certi, faccia partire subito queste occasioni di lavoro e ricchezza sociale, non interrompa i lavori al Valico, ma li sospenda, in attesa di vedere se si ottengono invece risultati ben più vantaggiosi da queste altre opere minori ma essenziali. Ciò che avversiamo è il progetto calato dall’alto, bocciato dalla Commissione Ambiente di Camera e Senato, blindato con una legge ‘obiettivo’, laddove non è stato mai fatto alcuna gara e quindi raffronto con altre proposte progettuali meno impattanti ed economicamente più vantaggiose. Non è mai tardi per porre rimedio ad un errore. Dal canto nostro ribadiamo ancora che non è nostra intenzione spostare un solo euro pubblico o una sola pietra da un cantiere senza prima aver messo al sicuro lavoro, reddito e dignità ai lavoratori diretti o indiretti: è il primo principio della Costituzione che noi intendiamo applicare e difendere, convinti che lavoro, salute e sviluppo economico possono e devono coesistere. Comprendiamo le paure dei lavoratori, perché sono abituati ad amministrazioni pubbliche e governi ciechi di incapaci e ladri, che mai hanno messo al primo posto i diritti della gente, ma solo i loro interessi di casta. Con il MoVimento 5 Stelle vogliamo applicare serietà, senso di responsabilità e competenza ad ogni decisione politico, affinché tutto ciò che in passato ha portato a ricatti occupazionali e dividere i cittadini cambi una volta e per sempre” concludono Salvatore e Pirondini.