La Regione Liguria rinuncia a chiedere i danni per le spese pazze. Vengono dunque salvati i consiglieri ed ex consiglieri coinvolti nello scandalo riguardante il periodo 2010-2015.

Tutto secondo copione. La vecchia politica non perde occasione per chiudersi a guscio su se stessa. Evita così di costituirsi come parte offesa e rinunciando a soldi che sono, a tutti gli effetti, dei cittadini liguri.

Ancora una volta la casta protegge se stessa da scandali e inchieste, lavando i panni sporchi dentro i palazzi. Viene dunque neagato quel diritto di tutela e di trasparenza dovuto ai cittadini che la Regione rappresenta.