Genova, zona San Martino.
Il progetto di costruire un centro commerciale della Leroy Merlin al posto dello storico impianto sportivo dello stadio Carlini a Genova è una minaccia all’economia di tutti i negozianti del territorio. Lo stadio inoltre verrebbe ricostruito solo in parte e non sarebbe il punto focale della zona quanto un “residuo” della vera installazione di un nuovo centro commerciale che darebbe il colpo di grazia ad ogni attività locale e di prossimità.
Il centro commerciale, con due anni di lavori, se tutto procedesse in modo perfetto altrimenti saranno tempi nettamente più alti, con conseguente costo economico pubblico, avrebbe come risultato quello di ingolfare la viabilità del territorio in maniera irrecuperabile e distruggerebbe la piccola economia dei locali, dei negozi e degli esercenti.
I centri commerciali non sono “il male” in sé ma lo sono se questo viene fatto per radere a zero l’economia di quartiere. Un centro commerciale interno ad un quartiere come la zona San Martino distrugge in modo scientifico tutto quello che è il classico negozio di quartiere, il rapporto tra cittadino e commerciante, una delle più grandi forze della nostra Liguria e della nostra Italia. Abbiamo già visto in altre città e soprattutto in altri Paesi cosa porta la presenza di troppi centri commerciali, il deserto.
Nessuna attività locale, familiare o piccola media impresa può competere con questi colossi che dopo aver mangiato tutto quello che c’è come le cavallette poi se ne vanno lasciando dietro di se solo il vuoto.
Sono al 100% dalla parte dei cittadini e dei negozianti: non è così che si rilancia l’economia genovese. Il business dei centri commerciali ha già dimostrato di non funzionare, chiediamolo ai piccoli negozi in zona Fiumara che non esistono più.
Mi attivo immediatamente e mi muoverò direttamente sul territorio per sostenere le piccole imprese.