Il biodigestore di Saliceti è un ecomostro che non può e non deve rovinare il territorio della Spezia. Si tratta di uno dei soliti progetti per i guadagni delle multinazionali, come IREN, un lavoro raffazzonato, ad altissimo impatto ambientale e con grandi rischi per la popolazione.

IlBuonsenso ha presentato in Regione Liguria un ordine del giorno che mirava ad annullare il PAUR, l’autorizzazione a procedere con la costruzione del biodigestore, esponendo tutte le sue perplessità.

Ma l’ostruzionismo incontrato in aula ha dell’incredibile. I gruppi della Lega Nord e di Liguria Popolare, che a parole vogliono difendere il territorio Ligure, hanno ricevuto l’evidente veto di Toti e si sono rifiutati di firmare l’ordine del giorno, che dunque non è potuto andare nemmeno in votazione. Nonostante sul territorio abbiano detto di essere solidali con la cittadinanza.

Intervento di Alice Salvatore all'incontro con i comitati No - Biodigestore
Intervento di Alice Salvatore all’incontro con i comitati No – Biodigestore

Questo atteggiamento, che mira a tappare la bocca e a bloccare ogni iniziativa delle opposizioni, non è concepibile su un tema così delicato come il biodigestore di Saliceti.

Per questo ilBuonsenso ha deciso di ricorrere a un atto giuridico con cui diffida formalmente il presidente Toti ad avviare la realizzazione del biodigestore.

Vogliamo poter votare e proporre delle idee alternative, come un biodigestore aerobico, che permetterebbe il riciclo dei rifiuti senza rischi per la popolazione.

La Spezia deve essere difesa, non è un territorio di speculazione.

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