Si sta arrivando a grandi passi verso la riapertura di molte attività commerciali. Nelle proposte della Regione Liguria sono previste diverse modalità. In tutto questo bisogna ovviamente avere una grande attenzione alle misure di sicurezza che devono essere assolutamente rispettate da tutti per evitare un ritorno di focolai di contagio.
Le limitazioni che dovrebbero essere allentate riguardano la possibilità di passeggiate vicino alla propria abitazione che dovrebbero essere aumentate dai 200 m attuali a oltre 1 km quindi praticamente passeggiate libere per tutto il proprio quartiere. Questo permetterebbe a molti di effettuare sport e attività esterne che aiutano a mantenersi in forma e ad avere una giusta socialità. È però molto importante che tutti abbiano in mente sempre di mantenere le distanze di sicurezza di portare e indossare la mascherina per evitare contagi e di rispettare tutte le norme igieniche soprattutto quella di lavarsi e igienizzarsi le mani.
Apertura anche per la pesca sia su fiumi che su mare esclusivamente a riva. Apertura al trekking e a tutte le passeggiate nell’entroterra sono altri permessi che sono stati indicati come imminenti.
L’apertura a tutti i ristoranti e bar ma solamente in versione take away dovrebbe essere una misura che permette alle attività di somministrazione di ritornare ad incassare e ritornare a dare lavoro ai propri dipendenti mantenendo però il divieto di assembramento dei locali soprattutto quelli piccoli e medi dove il distanziamento di oltre 2 m tra un tavolo e l’altro non sarebbe possibile.
Più delicato invece il reparto parrucchieri, estetisti, o centri di bellezza. In questi casi la vicinanza tra il cliente e il lavoratore è veramente impossibile da mantenere entro limiti di sicurezza. In questo caso bisogna che i responsabili scientifici diano linee guida molto strette per non incorrere in gravi errori e ulteriori contagi.
La viabilità dovrebbe sicuramente vedere una spinta imponente verso la micro mobilità dove monopattini elettrici, bike sharing e mezzi elettrici possono ridurre drasticamente il traffico privato oltre a dare grande aiuto al mantenimento di un basso inquinamento. Queste metodologie di mobilità sarebbero anche propedeutiche a un nuovo tipo di trasporto privato.
Altrettanta attenzione va messa nella gestione del trasporto pubblico. Gli autobus e le metropolitane possono essere pericolosi punti di contagio come è stato rilevato da uno studio sulla metodologia di infezioni in Lombardia. È pertanto necessario che ci sia un aumento del numero dei mezzi a disposizione per il trasporto pubblico e che sia rispettato il numero massimo di utenti per singolo mezzo.
Infine, le disposizioni per quanto riguarda il piccolo commercio, soprattutto alimentare, che dovrebbe seguire orari spalmati su tutta una giornata compreso una disponibilità ai turni di 24 ore va gestita in modo che il piccolo commercio e il negozio di quartiere non sia penalizzato in quanto non ha la possibilità tecnica ed economica di poter lavorare su più turni. La grande distribuzione in questo caso sarebbe avvantaggiata e rischierebbe di schiacciare il tessuto economico delle piccole aziende dei negozi a conduzione familiare. Non ultimo il pericolo che anche le catene di grande distribuzione utilizzino turni stressanti e lunghi pesando sempre sugli stessi dipendenti senza creare nuovi posti di lavoro.
La riapertura quindi va sicuramente fatta ma bisogna procedere per gradi e con la massima cautela per non rischiare prima di tutto una ricaduta nel contagio e per non schiacciare settori economici già in grave crisi economica.