“Se i sinistri Verdi fossero intellettualmente più onesti (basterebbe poco), non parlerebbero a vanvera del MoVimento 5 Stelle in materia di ambiente. E se si guardassero onestamente allo specchio prima di parlare, eviterebbero brutte figure. Oltre alle innumerevoli azioni a difesa dell’ambiente in 4 anni dall’opposizione nell’attuale legislatura regionale, ricordiamo che al Parlamento Europeo siamo stati sia la forza politica più produttiva in assoluto, sia, dati alla mano, quella che ha sostenuto il maggior numero di atti proprio a favore dell’ambiente: a dichiararlo è il ‘Climate Action Network Europe’, per il quale ‘il MoVimento 5 Stelle è la forza politica italiana più ambientalista nel Parlamento Europeo’, forte di un punteggio superiore all’85% di voti pro ambiente. Non da meno, poi, i risultati dopo un solo anno di governo”.
Così, la capogruppo regionale Alice Salvatore e il consigliere regionale Marco De Ferrari replicando alla nota stampa dei Verdi pubblicata ieri sul quotidiano online “Città della Spezia”.
“Anche che per le elezioni politiche 2018 siamo stati la forza politica che, sui temi inerenti la tutela e la valorizzazione dell’ambiente, ha presentato il programma più corposo di tutti, con oltre 50 pagine di dettagliate azioni concrete, dal contrasto ai cambiamenti climatici, all’economia circolare, alla sostenibilità, elementi che siamo riusciti a inserire anche nel contratto di Governo”, continuano i regionali.
Che poi aggiungono: “I Verdi dovrebbero degnarsi di leggere i documenti e i risultati invece di fare becera propaganda politica per tentare inutilmente di riappropriarsi di battaglie tradite da loro stessi, come sanno bene tutti coloro che hanno memoria storica della politica italiana. Con le loro recenti dichiarazioni, i Verdi – ormai solo di nome – oggi vorrebbero riabilitare la propria immagine a spese di chi ama realmente la salute e l’ambiente”.
“Dopo un anno di Governo grazie al lavoro costante del Ministro dell’Ambiente del MoVimento 5 Stelle Sergio Costa, siamo riusciti ad attuare misure che mai si erano viste nella storia di quel Ministero e di questo paese:
• 1,2 milioni destinati all’educazione ambientale nelle scuole;
• 6,5 miliardi sbloccati per la prevenzione dal dissesto idrogeologico;
• controlli straordinari dei siti di stoccaggio dei rifiuti: grazie alla presenza dello Stato e agli strumenti di prevenzione si sono già ridotti sensibilmente i roghi agli impianti di rifiuti;
• protocollo d’azione “terra dei fuochi”: i roghi tossici sono passati da 24 a 17 al mese;
• Commissione VIA-VAS e AIA scelte tramite pubblico interpello e non più a nomina discrezionale del Ministro;
• 500 milioni per piste ciclabili e mobilità sostenibile (già approvati 10 progetti di ciclovie) e incentivi in collaborazione col MIT all’elettrificazione dei mezzi pubblici e privati;
• 20 milioni per le bonifiche dei siti orfani: di quei siti per cui non esistono responsabili diretti e nuovi cantieri per le bonifiche;
• 430 assunzioni nel Ministero dell’Ambiente, per competenza: primo concorso mai realizzato nella storia del Ministero, dove finalmente sono state inserite tutte le figure necessarie per eseguire lavori di confronto e monitoraggio come biologi, geologi, naturalisti, ingegneri, medici e avvocati ambientali;
• 900mila tonnellate di rifiuti riciclati: pannolini usati, pneumatici e scarti dell’edilizia diventeranno materia prima grazie al riciclo con la creazione di 1.000 nuovi posti di lavoro;
• Con il ‘Piano lupo’ sono state messe in atto 22 azioni concrete per la convivenza con l’uomo senza alcun abbattimento;
• Istituzioni plastic-free con Italia capofila per attuare la direttiva europea per lo stop alla plastica monouso dal 2021: per la prima volta nella Storia d’Italia, il Ministero dell’Ambiente e centinaia di istituzoni, enti, associazioni e scuole sono già diventate plastic-free;
• 400 milioni e piano d’azione “Aria Pulita” per ridurre lo smog e migliorare la qualità dell’aria;
• Legge “salva mare” per iniziare finalmente a liberare il mare dalla plastica;
• Stop nuove trivelle e più garanzie ambientali per gli impianti in esercizio: è ora di tutelare i nostri mari e le nostre bellezze italiane;
• 53 milioni per la bonifica della Valle del Sacco: partono i cantieri della bonifica dopo decenni di attese;
• Più aree protette: con circa 1.000 nuove zone speciali di conservazione uscendo dalla procedura di infrazione che abbiamo da anni;
• In un solo anno, archiviate ben 5 procedure di infrazione europea sull’ambiente marino, proprio grazie all’operato del nostro Ministro 5 Stelle;
• 85 milioni di euro da investire sui Parchi nazionali per attuare finalmente azioni contro il cambiamento climatico e vincere la sfida sul clima”.
“Questi sono i fatti del MoVimento 5 Stelle e siamo solo al primo anno di governo. I Verdi, che esistono dagli anni ’80 nelle loro metamorfosi politiche, con improponibili alleanze con la vecchia politica fossile e infinite suddivisioni da fare invidia alla scissione dell’atomo, prima di parlare si guardino allo specchio!”.
“Lo facciano sia per andare a vedere cosa mai abbiano fatto finora per i tanto sbandierati temi ambientali (ma solo a parole, ci risulta, e non nei fatti), ma anche per domandarsi se per il loro vano tentativo di resurrezione politica valga davvero la pena calunniare la sola e unica forza politica che finalmente, e con concretezza, compie azioni essenziali per la tutela e la salvaguardia del nostro ambiente, che in questo paese è dilaniato dagli appetiti della vecchia politica di cui loro stessi fanno parte”, concludono Salvatore e De Ferrari.
MoVimento 5 Stelle Liguria