Scuole chiuse per dare spazio ai seggi elettorali delle Regionali 2020: il comune di Genova, a differenza di altri centri più piccoli, non ha seguito il consiglio proveniente dal Ministero dell’Interno di trovare luoghi alternativi per i seggi elettorali del prossimo 20 e 21 settembre. Portando alla chiusura delle scuole a pochi giorni dalla loro riapertura.
Il no di Palazzo Tursi è assolutamente ingiustificabile e questa ottusità da parte del centrodestra è una presa di posizione politica fine a sé stessa e che danneggia gravemente gli alunni, gli studenti e la scuola. È assurdo pensare, così a ridosso dell’apertura della scuola, pensare soprattutto di non aprire degli spazi alternativi agli edifici scolastici perché questo implica ovviamente mettere in atto un lavoro a parte di sanificazione degli ambienti ed altre procedure necessarie.
È un comportamento miope e grave che ricade sulla pelle dei cittadini e più nello specifico degli alunni e dei più piccoli.
È una cosa incredibile, significa che non vi è nessuna capacità di pianificazione da parte dell’amministrazione comunale e regionale. Il territorio è pieno di spazi che potrebbero essere usati con maggiore semplicità come seggi elettorali.
Potrebbero essere utilizzate in tal modo le caserme delle forze dell’ordine le quali, tra l’altro, devono spostarsi per andare a presidiare i seggi, quando in caserma sarebbero garantite sia la presenza sia la sicurezza a livelli elevati contro brogli e furti di schede.
Esistono anche le sale parrocchiali e tanti spazi municipali e comunali da adibire a questo scopo. Qui c’è ottusa propaganda elettorale che camuffa un’incapacità.
Non si trovano soluzioni per rispondere alle esigenze e alle criticità dei cittadini che, come sempre, vengono macinati in questo circo mediatico del gatto e la volpe che amministrano il Comune di Genova e la Regione Liguria.