Anche qui, nell’Assembla legislativa della Regione Liguria, un inaccettabile teatrino di vecchia politica. Orchestrato da un solo partito a cui molte forze politiche liguri, ora, pare stiano obbedendo supinamente.

In poco più di un mese, abbiamo dovuto fare i conti con i capricci di “qualcuno” che, per una foga di “pieni poteri” ha voluto interrompere i lavori di un Governo con il quale aveva rinnovato un impegno di fiducia appena due giorni prima, gettando l’Italia nel caos. Salvini che nel precedente Governo aveva un ruolo istituzionale altissimo, ha poi dato sfogo ad uno scoordinato impulso: da Pontida, ha lanciato la sua proposta referendaria, evidentemente pensata per gli interessi politici della Lega, dimenticandosi ancora una volta dei cittadini.
Quel che preoccupa è che qui, in Regione Liguria, ci sia un presidente di Giunta supino alle volontà di quel partito! Toti, che con la sua maggioranza convoca questa seduta di Consiglio nonostante sia stata bocciata in Commissione, solo per votare l’ennesimo testo sbagliato e dannoso per l’Italia.

Il cambiamento proposto dalla Lega in merito alla legge elettorale, prevede la modifica dell’attuale sistema in un maggioritario puro come quello utilizzato per l’elezione dei sindaci: chi ottiene anche un solo voto in più vince. La proposta di cancellazione della parte proporzionale della legge è considerata da molti incostituzionale e lo è per una serie di ragioni che è possibile riscontrare facilmente nel testo presentato dal senatore Roberto Calderoli: vi sono le basi per considerarlo un referendum manipolativo in quanto anziché abrogare una parte o tutta la legge elettorale Rosatellum, attraverso una cancellazione a macchia di leopardo del testo di legge, propone qualcosa di completamente diverso rispetto alla legge elettorale, facendo taglia e cuci rispetto al testo elettorale di partenza, ne stravolge completamente la natura e il senso, ingannando di fatto la cittadinanza in maniera giuridicamente “manipolativa“, e quindi rigettabile dalla Corte Costituzionale; il quesito poi è non omogeneo e poco chiaro, per non dire incomprensibile così come formulato, per l’elettore, mentre la chiarezza è requisito imprescindibile per rendere il testo legittimo: ma soprattutto lascerebbe un vuoto normativo in quanto la nuova legge elettorale che ne risulterebbe non potrebbe essere applicata prima di lunghi iter di adeguamento di tutta una lunga serie di normativa, e questo non è accettabile per Costituzione, una legge modificata con un referendum deve essere immediatamente applicabile ed efficace, altrimenti il quesito referendario viene bocciato dalla Corte Costituzionale perché farebbe perdere tempo e bloccherebbe tutti i lavori.

Ma non c’è limite al peggio. Toti va contro la Liguria, una regione che forse non sente sua essendo toscano, e avendo come ben vediamo puntato ad essere eletto a Roma. E’ ogni giorno sempre più lontano dagli interessi dei liguri e della Liguria. Invece di pensare ai tanti problemi della Liguria ci costringe a parlare di cose inutili, che per errori grossolani nella stesura del testo saranno inapplicabili realmente. Tutto per seguire il suo nuovo “capitano”. Ancora più triste è il fatto che il testo di legge elettorale che si vorrebbe produrre, di tipo maggioritario assoluto, darebbe il colpo di grazia a tutte le forze politiche minori, tra cui rientra lo sfortunato progetto politico di Toti, che non avrebbero nessuna rappresentanza in Parlamento perché col maggioritario assoluto vincerebbe in ogni collegio il candidato dello schieramento più forte.

Toti vuol far votare una legge che lo cancellerebbe dal Parlamento. Siamo alla follia politica.

Toti, che anziché occuparsi della Liguria, gira in lungo e in largo per promuovere la sua nuova avventura politica che, tuttavia, evidentemente in affanno, per sopravvivere deve sottostare ai diktat del bizzoso capo politico di Pontida. Questa Giunta e questa maggioranza ci costringono a sprecare risorse: il testo presentato è irricevibile e sarà bocciato dalla Corte Costituzionale come indicato anche da illustri esperti di diritto costituzionale, come l’avvocato Besostri, la professoressa Trucco e il professor Pericu. Sarà un inutile spreco di tempo e denaro: il tutto per promuovere una propaganda che non serve a niente alla Liguria. Così, la capogruppo regionale Alice Salvatore esponendo in Aula la pregiudiziale e la sospensiva sottoscritta dal Gruppo 5 Stelle in Regione Liguria.

Memoria Avv. Besostri