La concessione per altri dieci anni di Porto Petroli è stata votata e rilasciata senza alcun coinvolgimento del territorio. Il comitato di gestione dell’Autorità portuale si è riunito e ha deliberato senza fare troppo rumore, cosciente – forse – di quanto una tale decisione peserà sul futuro dei cittadini di Multedo.

Poco importa se Porto Petroli sia strategico per qualcuno se poi a farsene carico sono esclusivamente quei cittadini che da questa realtà, negli anni, hanno ricevuto in cambio solo la distruzione sistematica del territoro, un drastico abbassamento della qualità della vita e un ingente danno patrimoniale.

Le responsabilità vanno ricercate innanzitutto nel Comune, che è rimasto in silenzio, ha scelto di non intervenire e non portare a quel tavolo le istanze dei cittadini. Approfittando del solito rimpallo di responsabilità e di competenze, il sindaco Bucci non è sceso neppure in campo, mentre il predecessore Doria ha addirittura votato a favore della proroga in rappresentanza di Tursi, rinsaldando simbolicamente quel partito unico delle concessioni di cui destra e sinistra sono meri punti geografici.

Lo stesso Sanguineri, segretario generale dell’Autorità portuale, ha ammesso che Porto Petroli è uno dei siti che maggiormente contribuisce alle casse dell’Autorithy attraverso le tasse portuali. Ancora una volta la vita di migliaia di cittadini viene subordinata agli interessi di pochi.

La realtà è che Porto Petroli non ha alcuna progettualità per il futuro, nessuna capacità di proiettarsi nel crescente business delle energie rinnovabili, nessuna ipotesi di allontanamento, anche solo in parte, dal centro abitato. Quest’ultima proroga fino al 2030 è accompagnata da un piano di impresa che prevede 15 milioni di euro di risorse per l’ammodernamento degli impianti. Un investimento tale che lascia presagire una permanenza sul territorio ben più lunga dei dieci anni firmati a fine aprile.

Come MoVimento 5 Stelle non ci fermeremo certo qui, continuando a combattere in tutte le sedi istituzionali, dal Municipio alla Regione, passando per il Comune, per dare voce a quei cittadini che in questi anni da Porto Petroli hanno solo ricevuto una servitù in senso assoluto. È ora di tornare ad ascoltare chi a Multedo vive e lavora, rimettendo salute, sicurezza e qualità della vita al centro dell’agenda politica.