“Il grido di allarme degli sfollati comparso questa mattina su La Repubblica di Genova, conferma che la situazione in zona rossa è ben lontana anche solo dall’intravvedere la luce in fondo al tunnel, come vorrebbe invece farci credere il commissario Toti con le sue rassicurazioni sulla viabilità”, afferma il capogruppo M5S in Regione Alice Salvatore, commentando la notizia del post pubblicato sulla pagina Facebook del Comitato “Oltre il Ponte c’è”.

“Dalla protesta sul social emergono tre elementi importanti – spiega Salvatore -. 1: le strade finora riaperte sono ancora insufficienti per restituire normalità ai quartieri colpiti e per averne contezza basta ascoltare chi ci vive e ci lavora”.

2: nella percezione degli abitanti, lo slittamento dell’incidente probatorio a gennaio costituisce motivo d’allarme, perché viene direttamente ricollegato alla possibilità o meno di avere libero accesso alla zona rossa. In merito, il presidente della Giunta afferma che il dissequestro non c’entra nulla con le operazioni di ripristino della viabilità ordinaria, mentre gli sfollati sostengono il contrario: Toti dia loro una sola e univoca risposta e spieghi quali sono i prossimi passi”.

3: va chiarita l’utilità dei sensori. Nel post, Emilio Rizzo di Certosa si domanda sconcertato se abbia ragione il perito di Autostrade Spa, che a Report ha sostenuto in tutta serenità la perfetta inutilità dei sensori ai fini di capire se il ponte potesse crollare o no. Ha ragione il perito oppure la sua affermazione ha unicamente lo scopo di discolpare Aspi dal mancato posizionamento dei sensori quando andava fatto, cioè prima che crollasse il viadotto? In entrambi i casi, è gravissimo e diventa ancora più grave visto che ora la possibilità per gli sfollati di entrare nelle abitazioni di via Fillak e via Porro, per recuperare i beni insieme ai Vigili del fuoco, dipende interamente dai sensori. La domanda è: mente il perito Aspi oppure a sfollati e Vigili del Fuoco si sta facendo correre un rischio mortale?”.

Altro punto affrontato da Salvatore è la notizia del probabile slittamento dell’incidente probatorio a gennaio. “Ai cittadini allarmati da questa notizia, Toti dovrebbe avere la bontà di spiegarne gli effetti. I genovesi hanno il diritto di essere informati sullo stato d’arte della zona rossa. Il tono accorato del post di ieri ci dice chiaramente che chi ci governa non ha fornito risposte intellegibili e veritiere”.

“Il MoVimento 5 Stelle si adopererà affinché queste risposte arrivino – dichiara infine Salvatore -: non ci stancheremo mai di raccogliere il loro grido di allarme. Anche per questo, sarò oggi a Rivarolo all’incontro voluto dal Comitato Liberi Cittadini di Certosa”. Alle 17.00 infatti, presso il Dopolavoro Ferroviario di via Roggerone 8, a tenere banco sarà “Ponte Morandi: come stiamo in Val Polcevera?”.

MoVimento 5 Stelle Liguria