“Con preoccupazione, continuo a costatare che il Governatore non capisce quanto legittimamente stiamo chiedendo. Non rinunciamo a farlo e con piacere riformuliamo i quesiti”, replica Alice Salvatore al botta e risposta con il presidente della Giunta -. E lo facciamo nonostante sia difficile interloquire con un Commissario che risponde sempre piccato, con toni più da esponente di Forza Italia anziché da Governatore di tutti noi. Sarebbe auspicabile che nella situazione in cui versa Genova e la Liguria vestisse i panni istituzionali, tralasciando le mosse teatrali politiche, perché stiamo solo e legittimamente cercando risposte”.
“Andiamo con ordine: l’istanza di dissequestro serve sia per conoscere la situazione sia per sbloccarla – spiega Salvatore -. In merito, Toti tuttavia è confuso: ci risponde producendo della corrispondenza che vorrebbe far passare per un’ufficiale istanza di dissequestro, ma non lo è. Così facendo, e cioè replicando che avrebbe già fatto l’istanza di dissequestro che noi chiediamo, però avalla la nostra tesi circa l’utilità del dissequestro per riattivare la normalità in Val Polcevera.
Tuttavia, smascherato da noi perché non ha prodotto alcuna istanza di dissequestro – anche lo stesso procuratore Cozzi sostiene di non aver mai ricevuto richieste di dissequestro – si schermisce dicendo che non siamo in grado di comprendere concetti facilmente ‘intellegibili’ e che il dissequestro non c’entra. Ma allora perché si è affannato a produrre della banale corrispondenza giocando sull’equivoco dell’istanza di dissequestro? Per poi rimangiarsi tutto, oggi negando l’importanza di una possibile richiesta in tal senso (che pur ieri sbandierava) non appena lo abbiamo colto in fallo? O l’una o l’altra”.
Il dissequestro dei monconi del ponte, infatti, è, secondo Salvatore, “utile per costringere Aspi a onorare gli obblighi di concessione, eccezion fatta per la parte che riguarda la ricostruzione, da cui è stata giustamente esclusa. Gli obblighi di concessione rimangono infatti
vigenti finché non interverrà la caducazione o revoca della concessione, i cui tempi sono certamente superiori rispetto alla data di inizio dei lavori di demolizione/ricostruzione, che tutti attendiamo con ansia”. Tra gli oneri, anche l’immediata messa in sicurezza dei monconi, “che consentirebbe alla viabilità ordinaria sottostante, così come alla vita commerciale e lavorativa in genere, di riprendere al più presto“.
“Anche il dissequestro delle aree sarebbe efficace – specifica ulteriormente la capogruppo – poiché l’area Amiu potrebbe essere sostitutiva come passaggio a via Perlasca, qualora i detriti depositati su questa strada fossero ancora utili per la chiusura dell’incidente
probatorio. Se, al contrario, i detriti dell’area Amiu fossero ancora indispensabili, mentre quelli di via Perlasca no, allora potrebbe essere che quest’ultima possa essere sgomberata e ripristinata per restituire normalità ai quartieri colpiti”.
“Poiché il Commissario non sta facendo la formale istanza di dissequestro – aggiunge – non c’è dato sapere cosa si può e cosa non si può iniziare a fare. Stando poi ai documenti di corrispondenza resi noti, le sue interlocuzioni con Procura e Tribunale datano comunque ai primi di ottobre: nel frattempo, cosa ha fatto? Il Governatore sa che se i detriti essenziali alla comprensione della tragedia sono già sotto esame in appositi laboratori, si potrebbe incominciare finalmente a liberare la zona rossa? E ci ha pensato che in attesa di piano di demolizione e/o piano di ricostruzione, ottenendo il dissequestro (adesso o quando possibile) potremmo pretendere da Aspi la messa in sicurezza – seguendone i lavori con appositi periti del Commissario stesso, naturalmente – in modo da riaprire a cittadini, mezzi pubblici e privati, e commercio tutta la zona rossa in tempi brevi”?
“Finché il Commissario non predispone i passaggi formali con la Procura, questi interrogativi rimarranno senza risposta – conclude la capogruppo -. Nel mentre, sappia almeno dirci quando potrà tornare la normalità nella zona sottostante il Ponte, che non dipende affatto dal decreto Emergenze e non dipende affatto dai tempi di demolizione/ricostruzione, che invece interessano la viabilità della A10″.
MoVimento 5 Stelle Liguria