Il nuovo Galliera? È economicamente insostenibile: infatti non arriva l’ok da Cassa Depositi e Prestiti. In realtà, quello sbandierato dalla maggioranza è un finto progetto con l’obiettivo evidente di ricavare utili da lottizzazione e vendita di parte dell’attuale edificio storico in residenze di lusso: consci delle criticità, a giugno avevamo interrogato in merito la Giunta, chiedendo proprio quando sarà pubblicato il progetto definitivo, consultabile per tutti, insieme al piano economico-finanziario.
Di certo v’è questo: verrebbe fuori un ospedale ridotto, seppur costosissimo, con sulle spalle lavori mastodontici di cementificazione e di eradicamento di alberi centenari, con il conseguente dissesto idrogeologico della collina di Carignano già a rischio, come hanno anche segnalato i tecnici del Comune.
Ora, che il Galliera necessiti di una ristrutturazione e di un restauro deciso, nessuno lo nega! Anzi, è auspicabile che lo si faccia. Il progetto per il nuovo Galliera, tuttavia, dev’essere economicamente sostenibile e realmente utile. Non deve essere l’ennesimo cantiere a cielo aperto con il rischio che si trasformi poi nell’ennesima incompiuta della Sanità ligure come lo è ad esempio il Felettino spezzino, che ricordiamo essere ancora al palo nonostante le promesse: noi la soluzione per il Galliera l’abbiamo!
Il progetto alternativo c’è: è ‘Galliera 2000’, un progetto di buon senso, sostenibile, che aumenta prestazioni e posti letto di un ospedale centrale nel cuore di Genova.