L’assessore Cavo si arrampica ancora una volta sugli specchi. Oggi in commissione, a domanda precisa del MoVimento 5 Stelle sulle motivazioni addotte dall’assessore sul patrocinio negato dalla Regione al Liguria Pride di Giugno, non abbiamo ricevuto alcuna risposta nel merito ma solo un continuo tentativo di spostare l’attenzione altrove. Chissà, forse è una marcia indietro rispetto alla gravissima dichiarazione discriminatoria della settimana scorsa contro una parte di famiglie liguri. Non è comunque abbastanza.
Siamo preoccupati non tanto per il diniego del patrocinio quanto per le assurde motivazioni secondo cui le istanze LGBT non rientrano nelle politiche sociali e per la famiglia della Regione. Frasi che rappresentano un’esplicita discriminazione e che, pronunciate da chi riveste incarichi pubblici di questa importanza, rischiano di favorire derive di bullismo e violenza, fenomeno drammaticamente in crescita in questi anni in Liguria.