Finalmente qualcosa si sta muovendo sul fronte KCS Caregiver, il consorzio di servizi agli anziani al centro di una nostra interrogazione in Consiglio regionale per la disparità di trattamento dei lavoratori e per i turni massacranti a cui sono sottoposti, di cui a farne le spese, direttamente, sono gli stessi pazienti.
L’assessore Viale ci ha informato dell’imminente convocazione di un incontro tra l’azienda e le rappresentanze sindacali. Una buona notizia anche se tardiva, a distanza di due mesi dall’approvazione di un Ordine del giorno a tutela dei lavoratori KCS in Consiglio regionale.
Restano intatte tutte le criticità, a cominciare dalla errata applicazione del Contratto collettivo nazionale di lavoro: non è accettabile che operatori con le stesse mansioni percepiscano salari diversi. Sarà necessario poi rivedere quelle normative regionali che regolano l’accreditamento delle case di riposo: a tutt’oggi sono previsti, infatti, appena 8 minuti complessivi per l’igiene personale del paziente e la somministrazione del pasto (!).
Ripartiamo da qui per restituire al settore, e in particolare a KCS, norme eque e dignitose per i lavoratori e per gli stessi pazienti anziani, nel rispetto della Costituzione che mette al centro lavoro, salute e diritti.