Lavoratori della portualità, della logistica, del turismo, dai tassisti agli spedizionieri, dai bus turistici ai corrieri: c’erano tutti oggi in piazza De Ferrari con i loro camion, pullman, furgoni e taxi. Tutti insieme per gridare che Genova non deve morire, non deve rimanere totalmente isolata. Purtroppo le aziende stanno morendo, i lavoratori rischiano il posto, i cantieri non vengono sbloccati e questo si traduce in un blocco di merci e di spostamenti ormai gravissimo e quasi irrecuperabile.

Come fa notare Andrea Gamba della Filt-Cgil “per il porto la Cina parla con Trieste e non con Genova.” Tutti i partecipanti hanno confermato che la circolazione e veicolazione delle merci è ormai diventato un vero calvario. Ci sono poche infrastrutture disponibili, ore e ore di lavoro perse per barcamenarsi tra questi disservizi che si dipanano dai treni alle autostrade, alla semplice circolazione cittadina.

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Siamo scesi in piazza al fianco di tutti questi lavoratori per esprimere il nostro sostegno e la nostra lotta in consiglio regionale per ottenere quanto prima risposte e aggiornamenti sull’improrogabile tema della mobilità e dei trasporti.