Una città urbanisticamente complessa come Genova ha bisogno di migliorare, e di molto, la sua viabilità. Ma le linee indicate finora dalla Giunta non mi convincono. Il Piano urbano della mobilità sostenibile, così come approvato lo scorso luglio è in realtà incoerente e disattende le promesse fatte.

Ad esempio non c’è nessuna azione per combattere lo sforamento di inquinanti come il biossido di carbonio e l’ozono, ma non solo: in Consiglio comunale, su proposta M5S era stata approvata all’unanimità la costruzione della tramvia, e ora tutto si ferma.

Ma la tramvia è la soluzione per rendere Genova una città all’avanguardia: chi insiste puntando sulla soluzione filobus fa un errore grossolano perchè il filobus non sfrutta le rotaie, e altro non è che un doppione dell’autobus. Come tale non risolve il problema della mobilità cittadina. Anzi, mettere su strada altra gomma non fa altro che intasare le strade cittadine già congestionate.

Per uscire da questa crisi gravissima, per la quale dobbiamo ringraziare i comitati d’affari e i gestori privati delle concessioni pubbliche, che antepongono sempre il profitto al loro dovere di garantire il servizio pubblico la via maestra per Genova è l’attivazione della tramvia.

È una soluzione ottimale sia per risolvere i problemi di viabilità, sia per rendere gli spostamenti più veloci e semplici e permettere ai genovesi di tutte le età di arrivare a destinazione in tempi brevi. Non ultimo per ridurre veramente e sensibilmente le emissioni e l’inquinamento.

Sulla questione ‘tram sì-filobus no’, sono in stretto contatto con il sottosegretario al MIT Roberto Traversi: farò di tutto e mi spenderò affinché il denaro pubblico non sia sprecato e non sia finanziata un’opera sbagliata ma lo sia invece quella giusta. Per la vera riduzione delle emissioni e dunque dell’inquinamento e per la riqualificazione e il decoro urbano la risposta è il trasporto su rotaia. Vale a dire: il tram in città e il treno per spostarsi fuori.