Abbiamo visitato l’azienda agricola di Maria Giulia Scolaro a Savignone. È un’oasi paradisiaca bellissima dove viene offerta anche la possibilità di riposare, di godere del verde, dei fiori, degli alberi da frutto che vengono coltivati.
Con loro vengono create, attraverso una trasformazione certificata con marchio biologico, confetture, sciroppo di rose e tanti altri prodotti ricavati da frutti della terra coltivati con tanta passione.
C’è però bisogno da parte della Regione Liguria di una regia, di un coordinamento per mettere in contatto tutte le aziende virtuose del territorio, proprio come questa, con gli operatori del turismo e delle attività produttive per creare dei pacchetti turistici che invitino il turista che va sulle spiagge della nostra bella regione anche nell’entroterra, magari attraverso escursioni e percorsi enogastronomici dedicati.
Per poter creare un’offerta turistica come si deve, per far vivere il nostro territorio e premiare chi tutela la terra dai moti franosi, chi presidia lo stesso e chi riesce a portare avanti attività sostenibili che consentono il mantenimento della tradizione attraverso la produzione di prodotti tipici e di alta qualità che tutelano in questo modo anche il nostro benessere.
Parlando con Maria Giulia Scolaro è emersa l’esigenza di sostenere queste aziende agricole monofamiliari nelle loro attività. ilBuonsenso ha individuato una soluzione perfettamente alla portata della Regione Liguria: organizzare degli stage per studenti che possono completare la loro istruzione lavorando all’interno delle suddette aziende agricole o impiegare, sempre per lo stesso scopo, i percettori del reddito di cittadinanza.
Pulizia del terreno, raccolta dei frutti, sistemazione dei fiori: tutte attività semplici ma in grado di poter dare vita con il tempo anche a nuove professionalità e allo stesso tempo aiutare concretamente le aziende agricole sul territorio a prosperare.
Aziende agricole come quella visitata oggi da ilBuonsenso hanno però bisogno anche di un supporto informatico: molte di esse utilizzano i social network e siti web per pubblicizzare e vendere i loro prodotti bio. La Regione, vista la loro importanza per la crescita del territorio e il benessere dei cittadini, dovrebbe fornire il suo contributo per far conoscere queste realtà sia all’interno che fuori dei confini della Liguria.