Il dissesto idrogeologico è un tema molto importante e delicato per il nostro territorio. Ancora non ci sono risposte adeguate da parte della Regione, e i nuovi disagi di queste ore lo confermano pienamente.

Grazie al nostro lavoro in Consiglio, abbiamo scoperto che tra le pieghe del bilancio regionale restano fermi e silenti milioni e milioni di euro che sono già stati impegnati negli anni per la progettazione e la messa in sicurezza dal dissesto idrogeologico ma che ad oggi non sono mai stati utilizzati (alcuni risalgono addirittura al 2001). E’ stato così per tutti e cinque gli anni della giunta Toti, così come lo è stato durante gli anni della giunta Burlando.

Abbiamo verificato con grande sgomento che dall’inizio della giunta Toti, nel luglio 2015, il via alle progettazioni esecutive per la messa in sicurezza del territorio sono rimaste ferme e non è stato fatto niente fino all’agosto del 2019 (!) ovvero a quattro anni dall’inizio del governo Toti.

L’assessore competente, che a questo punto chiameremo “incompetente” alla protezione civile e all’ambiente, Giampedrone, si è ricordato di dover procedere solo nel 2019.

Questa situazione non può andare avanti: da parte della Regione deve esserci la capacità di pianificare e di eseguire i progetti necessari per mettere finalmente in sicurezza il nostro territorio e utilizzare il denaro già impegnato.

Come Buonsenso siamo fortemente convinti che da parte di Toti ci siano state gravi inadempienze e una grave mancanza di attenzione a questa problematica, perdendo l’occasione di mitigare e in tanti altri casi scongiurare i danni gravissimi che ricadono sempre sulle spalle delle piccole e medie imprese, dei negozianti e di tutti coloro che hanno delle attività in zone a rischio allagamento.

Per non parlare dei residenti, che sono costretti all’isolamento e talvolta arrivano addirittura ad essere sfollati, come è successo nel comune di Rossiglione e che oggi rischia di accadere a Campomorone.

Compito della Regione è coordinare i progetti dei comuni piccoli, che spesso sono sprovvisti delle risorse umane tecniche necessarie per attuare progetti: così non è stato. I comuni sono stati abbandonati, non c’è stata alcuna attenzione da parte di questa giunta, e risultati si vedono. E pensare che Toti ha anche il compito di commissario all’emergenza idrogeologica in Liguria, che ha fatto? Nulla.

ilBuonsenso propone una dettagliata mappatura di tutte le fragilità del territorio, di tutte le situazioni a rischio frane e smottamenti e di tutte le possibili zone esondabili, per avviare una progressiva rinaturalizzazione degli argini dei nostri fiumi, e messa in sicurezza con opere di ingegneria naturale.
La terra deve tornare a “respirare”: solo così eviteremo gli allagamenti continui che si verificano non appena ci sono delle piogge abbondanti.