Quello della scelta di un candidato per le elezioni regionali è molto di più che un “affare” delle coalizioni.

La scelta di un candidato è anche rispetto per gli elettori. Non si può vedere il continuo balletto sui nomi che la sinistra del partito del cemento e gli altri stanno facendo saltando prima su un nome, poi su un altro e nessuno che parli mai di temi, di obiettivi. Parlano esclusivamente di nomi.

Tra l’altro, pur essendo persone rispettabilissime, sono tutti nomi che politicamente non hanno nulla a che fare con la gestione della cosa pubblica, non sanno niente dei problemi che la Liguria in questi anni ha passato. Non si scelgono le persone solo perché sono conosciute o possono dare spazio sui giornali perché ci lavorano. Questo è prendere in giro ancora una volta i liguri, come hanno fatto e continuano a fare i leghisti di Toti.

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È ora che nella politica si inizi a pensare al cittadino e non ai propri interessi di partito.

È arrivato il momento che questi giochi di palazzo siano abbandonati.

Ora gli elettori devono punire chi non pensa a loro, chi gioca alle tre carte esclusivamente pensando ai posti da spartirsi. La Liguria deve alzare la testa, smetterla di farsi usare come un bacino di voti e poi farsi buttare via come una carta sporca.

La politica è servizio al cittadino, non l’opposto. I padroni o i re di turno devono dimenticarsi di gestire la nostra terra, la nostra storia parla di gente forte e di un popolo che non si arrende.

Dimostriamolo. Ora i liguri alzano la testa.