Tutto il mondo ora è concentrato sul gravissimo problema del Covid19. Una emergenza mondiale che sta facendo tante vittime, sta mietendo davvero molto dolore. È qualcosa a cui non eravamo e non siamo preparati.
Purtroppo però la vita, per alcune persone, in questo periodo è ancora più difficile. Sto parlando delle donne e dei minori vittime di violenza.
È paradossale ma la misura di contenimento del Covid19, ovvero quella di rimanere in casa per evitare di diffondere il contagio porti con sé un problema gravissimo per tutte le donne che ancora non sono riuscite a liberarsi dai loro aguzzini, che quotidianamente le privano del loro futuro.
Questa chiusura forzata inevitabilmente aumenta lo stress in tutti ma in alcuni casi questo diventa causa di un vertiginoso aumento della violenza tra le mura domestiche.

Donne e minori abusati e vilipesi da persone che non sanno neanche cosa vuol dire la parola amare sono ora ancora più soli. E noi dobbiamo fare subito qualcosa.

Ho presentato alla Presidenza del Consiglio Regionale una proposta di legge per modificare e meglio adattare la legislazione vigente ai bisogni delle persone in pericolo.

La necessità si pone al fine di migliorare l’efficacia del sistema di prevenzione e contrasto alla violenza e alle discriminazioni all’interno di un quadro regionale che, a distanza di tredici anni dall’entrata in vigore di una legge ad hoc, ha visto peggiorare le già allarmanti cifre che traducono in dati una strage di donne innocenti che non accenna ad arrestarsi.
L’allarme è stato lanciato anche dai tanti centri antiviolenza che in questi giorni sono costantemente attivi per monitorare la situazione.
L’intervento per la violenza però deve guardare ai reali problemi che una donna incontra quando decide di denunciare la sua situazione. Ancora di più in presenza di figli piccoli.
Ci vogliono adeguamenti dei fondi per garantire lavoro alle donne e aiuti per la continuità abitativa, pagando affitti e bollette o spese di trasloco. Tutto questo è ormai diventato urgente e improrogabile proprio ora che siamo tutti, giustamente, costretti nelle nostre abitazioni.
Agiamo quindi subito per dare rifugio sicuro a donne e bimbi che vivono nel terrore della violenza e nella paura del coronavirus. Agiamo ora. Subito.

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