Le dimissioni del ministro Fioramonti che, secondo me, ha fatto un errore dettato anche dall’egoismo lasciando il dicastero in un momento così importante per il paese e il governo, portano però ad una riflessione seria e concreta sul sistema scolastico italiano.
Se vogliamo giovani civici e preparati bisogna fare ciò che una classe politica malata e colpevole non ha mai fatto fino ad ora: innovare e premiare. Gli stipendi degli insegnanti vanno assolutamente alzati, il ruolo della scuola pubblica finalmente rivalutato; vanno effettuati controlli e messe a disposizione risorse per fare laboratori e costanti aggiornamenti per gli insegnanti, in modo tale che la qualità dell’insegnamento per i nostri ragazzi sia a livelli di eccellenza.

La chiave per la rivoluzione culturale e per effettuare il cambio di passo generazionale in tempi rapidi ed efficaci, ciò che noi del MoVimento 5 Stelle auspichiamo per l’Italia, parte dai ragazzi. Preparando le nuove generazioni ad una maggiore consapevolezza civica e ambientale si possono trasmettono loro gli strumenti efficaci per affrontare la società e mettere a frutto le proprie capacità creative e il proprio talento. Quando la scuola funziona stimola e crea consapevolezza di quali siano i propri diritti e doveri, offre idee e spunti su quale ruolo occupare nel mondo e, cosa più preziosa di tutte e strumento di autotutela ineffabile: sviluppa lo spirito critico nei ragazzi.
Applicare un giusto spirito critico alle situazioni che viviamo consente di non crescere più vittime passive di soprusi da parte di una classe politica corrotte, delle mafie oppure di diventare complici inconsapevoli di geopolitiche aggressive arraffa-risorse. Il saper utilizzare lo spirito critico consente a una persona di avere gli strumenti necessari per interpretare la realtà, farsi una propria opinione, comprendere che ci sono alternative quando qualcosa sembra non funzionare.

Lo spirito critico è la grande risorsa che abbiamo per non essere vittime e non farci guidare dalle idee imposte da altri. Ma va sviluppato e accudito, i processi di educazione scolastica possono e devono diventare processi di crescita interiore, sviluppo delle proprie capacità, a supporto e protezione della propria autodeterminazione.
Per fare tutto questo serve un corpo docente preparato, all’altezza dei propri compiti, costantemente aggiornato, stimolato a lavorare sempre meglio e opportunamente gratificato. Io penso che l’insegnamento sia uno dei mestieri più delicati e preziosi. Naturalmente, in anni di abbandono e disintegrazione del sistema scolastico sono anche nati mostri e torti da raddrizzare. Ma cerchiamo di comprendere bene il ruolo centrale e prezioso che l’istruzione pubblica ricopre nella vita dei giovani che si apprestano ad affrontare il mondo.

Tutto questo si può creare combattendo e facendo la propria parte. Andarsene è solo un modo come un altro per lasciare le cose come stanno. Bisogna sempre essere pronti a combattere questa battaglia per noi ma soprattutto per i nostri ragazzi, che sono il nostro futuro.
Non si abbandona una battaglia, ancora di più se da questa dipende il futuro delle nuove generazioni, che, non dimentichiamolo, sono i primi destinatari della Politica, quella con la P maiuscola, la vera politica che sa guardare alle future generazioni.
La politica del MoVimento 5 Stelle! 🌟🌟🌟🌟🌟