Il coronavirus ha messo a dura prova tutti i sistemi sanitari d’Europa. Ma la cosa più importante è il modo con cui la politica decide di rispondere.
La Cina, la Corea del Sud e noi in Italia abbiamo scelto di mettere al primo posto la sicurezza e la salute dei cittadini. Non vogliamo arrenderci nei confronti dell’epidemia, non vogliamo sacrificare nessuno e vogliamo assicurare il massimo supporto a tutti gli strati della popolazione. E’ una scelta etica irrinunciabile che ha portato il nostro paese e altri a imporre delle misure restrittive, per non lasciare indietro nessuno.
Ben diversa la situazione in altri paesi europei: la Germania ad esempio ha preso finora delle blande iniziative per contenere il fenomeno e non comunica efficacemente i dati sugli infetti e sui ricoverati. Peggio ancora la Gran Bretagna che sta attuando una strategia politica del tutto inadeguata alla situazione. La Gran Bretagna, per bocca del suo stesso Primo Ministro, non vuole operare delle misure strettamente contenitive, come noi, ma permettere alla popolazione di operare come al solito in virtù del bene economico e della produttività del paese.
Peccato che in questo modo le fasce più fragili ed esposte della popolazione saranno quelle a subire le conseguenze peggiori. Quando uno stato mette sullo stesso piano l’economia e la salute dei cittadini, significa che la politica ha smarrito i suoi valori fondamentali.
Noi in Italia, siamo invece differenti. Tutto il mondo adesso riconosce l’importanza strategica del sistema sanitario nazionale, che è sempre stato un caposaldo del nostro paese. Dobbiamo continuare a lavorare per non compromettere la situazione sanitaria, sostenere il sistema e impedire che questo vada in tilt per una surplus di posti in terapia intensiva.
Purtroppo i governi nazionali e regionali degli anni passati, e anche di quelli presenti, hanno smantellato dal sistema sanitario nazionale migliaia di posti, che ora sarebbero stati utilissimi nella gestione dell’emergenza. La priorità politica deve essere sempre quella della lungimiranza nella protezione della sanità e della sicurezza dei suoi cittadini, perché quando meno ce lo aspettiamo, le situazioni di emergenza vengono a esigere il conto.