Bloccare un progetto buono e utile ai cittadini per mere motivazioni di partigianeria politica. E’ quello che è appena accaduto in commissione.

Secondo l’organizzazione Mondiale della sanità il 24% del carico di malattia e il 23% di tutte le morti possono essere attribuite ai fattori ambientali. Per questo ho proposto di introdurre in regione Liguria uno strumento importante: la valutazione del danno sanitario.

Si tratta di una soluzione che permette di analizzare una zona ad elevato rischio di crisi ambientali per via della attività delle industrie, e definire delle politiche concrete per mettere in sicurezza l’area. Se questa proposta fosse approvata, la Liguria avrebbe finalmente un sistema di valutazione e di informazione per ridurre le emissioni inquinanti delle imprese industriali, proteggendo il diritto alla salute ma anche l’interesse a non interrompere la produzione e il mantenimento dei posti di lavoro. Lo strumento permetterebbe di stilare un piano preciso per la riduzione delle emissioni e rientrare quanto prima nei parametri indicati.

Uno strumento per tutelare la salute pubblica e l’ambiente, promuovere e garantire uno sviluppo sostenibile e riuscire ad assicurare tutte le attività economiche della Liguria senza danneggiare il nostro territorio.

Il percorso per l’approvazione di questa legge era iniziato bene. L’ASL1 aveva dato un primo parere tecnico che approvava lo strumento. Poi, è giunta la critica del Presidente della Regione, Giovanni Toti, sull’utilizzo di tale strumento e l’improvviso dietrofront. Oggi la bocciatura sia da parte delle ASL sia da parte della AliSa, una organizzazione istituita proprio da Toti per la gestione delle ASL stesse.

Questi istituti sono tenuti a fornire dei pareri tecnici e non politici. Il loro improvviso cambio di campo e la loro illogica presa di posizione dopo il diktat del Governatore rappresentano un fatto gravissimo. Le valutazioni ambientali, tecniche e legislative vengono modificate ed influenzate per finalità politiche.

La cosa non finisce qui: convocheremo nuovamente le ASL e AliSa per chiarimenti tecnici. Pretendiamo obiettività assoluta quando si parla di ambiente e salute. Quando si parla di morti.